SEM, SEO, SEA: come fare a comprendere il linguaggio del web?
Se stai
pensando di sfidare i tuoi limiti e aprire per la prima volta un
sito professionale, se vuoi entrare nel favoloso mondo del mestiere
freelance o se più semplicemente hai deciso di aprire un blog, ci sono
alcune cose che devi assolutamente sapere.
Il linguaggio
del web è un sistema complesso, al quale
può essere difficile approcciarsi. Quando parliamo di contenuti digitali
infatti, dobbiamo considerare un particolare essenziale: stiamo comunicando non
solo col pubblico, ma anche con i motori di ricerca, e per
questo dobbiamo riuscire a maneggiarli nel miglior modo possibile, a sfruttarli
come una vetrina.
Per fare
ciò, dobbiamo conoscere a fondo tutte quelle attività che ci consentono di
migliorare il posizionamento del nostro
sito sul web sulle pagine dei risultati di ricerca, chiamate
tecnicamente SERP (Search
Engine Results Page).
Il motore
di ricerca più utilizzato è sicuramente Google: per
questo, occorre essere sempre aggiornati sui cambiamenti che possono avvenire
circa il suo algoritmo. Così facendo, potremo assicurarci di rimanere sempre in
alto nelle sue SERP.
Raggiungere
un buon posizionamento e rimanere costanti è un risultato che richiede del tempo, nonché
una dimestichezza non
indifferente col linguaggio del web. Attraverso questo articolo, noi di TranslaStars vi mostreremo le basi del web marketing, con la speranza di chiarire ogni vostro dubbio.
SEM: Search Engine Marketing
L’acronimo SEM indica nel web marketing l’insieme di tutti
i processi volti a spingere gli utenti a interagire con il nostro sito durante
la navigazione sui motori di ricerca.
Si configura dunque come una delle varie strategie per portare al successo il
nostro progetto online, per incrementarne l’attività attraverso il suo
posizionamento sul web. È importante chiarire che i risultati
di un buon lavoro di SEM non sono sempre subito
evidenti, poiché l’effetto delle
varie azioni di marketing è visibile solo dopo un po’ di tempo. Ciononostante,
non vuol dire che non siano funzionali.
La SEM è composta da due discipline: la SEA (Search Engine Advertising) e la SEO (Search Engine
Optimization). Tuttavia, oggigiorno tende a identificarsi sempre di più con la
prima, prediligendo l’aspetto del marketing legato alla pubblicità a pagamento.
SEO: Search Engine Optimization
Se il web è un oceano di contenuti, potremmo immaginare i motori di ricerca come dei tubi, entro cui l’acqua viene veicolata.
Quando digitiamo qualcosa su Google, ad esempio, alcuni di questi tubi si
attivano, selezionando per noi alcuni contenuti invece di altri.
Ma come avviene questa selezione?
I motori di ricerca possiedono dei sistemi di analisi che scelgono i
risultati da mostrarci, e lo fanno in base alla qualità SEO
dei loro contenuti. Una buona qualità SEO dunque, ci permette di assicurarci un
buon posizionamento – ranking – nei risultati dei motori di ricerca. La SEO è quindi tutto l’insieme di quei processi
mirati a ottimizzare il nostro sito,
con il fine principale di farlo comparire tra i primi risultati di un motore di ricerca.
Se non vuoi rivolgerti a un professionista puoi cercare di migliorare la
SEO del tuo sito veicolando i contenuti attraverso delle particolari modalità.
Per prima cosa, assicurati di conoscere bene le richieste del pubblico a cui ti rivolgi; poi, valuta di migliorare la SEO attraverso le
seguenti modalità: post interattivi, gallerie di immagini, video, post con regolari aggiornamenti e infine pagine che raccolgono diversi
contenuti su un unico argomento.
SEA: Search Engine Advertising
Tra SEO e SEA c’è una differenza sostanziale: mentre la prima si occupa di ottimizzare
il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca senza utilizzare le
sponsorizzazioni, la seconda è
basata proprio sulla creazione di contenuti pubblicitari a pagamento.
Di solito, l’attività della SEA si svolge con un sistema ad asta che ha
il compito di posizionare il sito più in alto possibile nei motori di ricerca.
Rispetto alla SEO, la SEA ha il vantaggio di garantire effetti più immediati e di intercettare quasi esclusivamente utenti
realmente interessati all’attività che stiamo proponendo. Allo stesso tempo, dato che la SEA
richiede un certo investimento economico, occorre definire un budget
iniziale e un preciso periodo di tempo in cui concentrare il suo impiego. È
necessario poi monitorare con cura i risultati delle campagne
pubblicitarie, in modo da variare di
conseguenza l’impegno economico stabilito.
Dato che è Google il motore di ricerca più famoso, lo useremo ancora come
esempio: nel suo caso, la sponsorizzazione a pagamento può essere effettuata tramite Google AdWords.
La piattaforma offre tre tipologie di campagne pubblicitarie: campagne di rete di ricerca (le più usate, basate sulle parole chiave), campagne di rete display (la sponsorizzazione compare sul sito di terzi come banner), campagne di rete video (annunci video sulla rete YouTube).
Rispetto alla SEO, la SEA è ormai il tipo di SEM più comune, soprattutto perché consente di aumentare il traffico di utenti al nostro sito in modo rapito. Tuttavia, il lavoro di un esperto SEM è quello di integrare entrambe le discipline, in modo da scalare le SERP e rimanere in alto il più a lungo possibile.
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