Traduttore e sito web: una rete di relazioni









 


Indice dei contenuti:


L’importanza di una vetrina virtuale

Gli aspetti essenziali di un buon sito web

   L’interazione con i clienti

4. - La costruzione di un rapporto di fiducia

5. - L’importanza di un sito web multilingua

6. - Traduttori e social network

7. - La parola gli esperti


Perché un buon traduttore dovrebbe avere un sito web? I motivi sono vari e ve li spiegherò in questo articolo in modo semplice e chiaro.

Partiamo dal termine “freelance”. Chiunque sa che quando usiamo questa parola intendiamo un libero professionista, ovvero una persona che non lavora alle dipendenze altrui, ma che offre i propri servizi dietro compenso in modo autonomo. Quanti, però, sanno qual è il suo significato originale? Freelance deriva dal termine inglese composto da free e lance, letteralmente “lancia libera” per indicare un soldato mercenario, cioè un soldato che non è legato ad alcun comandante, ma che si mette agli ordini di chiunque lo paghi. In seguito, il termine ha iniziato ad essere diffuso in altri settori, assumendo la connotazione che gli diamo oggi.

È chiaro, quindi, che il mercenario aveva il vantaggio di poter andare dal miglior offerente ma prima doveva farsi notare e mostrare le proprie qualità. Insomma, aveva bisogno di quella che oggi chiamiamo pubblicità, esattamente quello che cerca di farsi il freelance. In quest’articolo parliamo nello specifico della figura del traduttore.

Con l’avvento di Internet e del web il compito del traduttore freelance di attirare clienti si è notevolmente semplificato. Immaginiamo di camminare per strada in una via piena di negozi. All’improvviso il prodotto di una vetrina cattura la nostra attenzione e ci fermiamo ad osservare, a guardare il prezzo e magari anche a dare un’occhiata agli altri oggetti esposti. Ecco, quindi, che il proprietario del negozio ha fatto centro e ha raggiunto il suo scopo.

Ma un traduttore freelance non ha un negozio fisico, come fa a vendere i propri servizi se non può mostrarli? Certo che può! Esattamente come in un negozio, il traduttore può allestirsi la propria vetrina virtuale sul web. È fondamentale per il traduttore freelance avere qualche nozione di marketing per poter vendere bene la propria immagine, crearsi una buona reputazione e convincere il cliente a scegliere i propri servizi piuttosto che quelli di un concorrente. A livello teorico è tutto chiaro, ma come fare per mettere in pratica tutto ciò? Vediamolo insieme nel prossimo paragrafo.



Work in progress 

Premettendo che per ogni tipo di lavoro è sempre bene affidarsi a un professionista del settore, quando si è agli inizi e con un budget limitato può essere comunque utile auto-promuoversi con un sito web. Prima di iniziare a concretizzare l’idea, però, è essenziale porsi alcune domande per arrivare ad avere in testa un progetto ben definito.

  •         Quali sono i trend attuali del mercato della traduzione?

L’analisi di mercato del proprio settore è fondamentale per capire quali sono i servizi di maggiore interesse per il cliente in base ai quali sviluppare un piano strategico efficiente e sempre in linea con l’evoluzione del mercato. Il traduttore freelance deve monitorare costantemente le attività dell’industria della traduzione per poter diversificare i propri servizi e soddisfare le esigenze dei clienti.

 

  •         Che tipo di clientela visiterà il sito?

Sembrerebbe una domanda scontata, ma in realtà non è così: chi visita la pagina di un traduttore potrebbe aver bisogno della traduzione di un testo specializzato in un determinato settore, potrebbe richiedere un servizio di traduzione audiovisiva, di trascrizione, di revisione, di un corso di formazione e così via. Insomma, il traduttore è visto un po’ come una figura onnisciente e multitasking, ma per offrire servizi di qualità bisogna trovare una nicchia di mercato adatta a ciò che richiedono i clienti. Proporre prestazioni di ogni tipo talvolta è indice di scarsa qualità. Solo una volta definiti i clienti target a cui ci s’intende rivolgere sarà possibile selezionare il tipo di servizi adeguati.

 

  •         Quali sono gli obiettivi principali del sito?

Per creare un sito chiaro e facilmente raggiungibile è fondamentale che il traduttore per primo abbia le idee chiare sui suoi obiettivi, altrimenti rischia di passare inosservato. Un traduttore freelance alle prime armi, ad esempio, potrebbe aver bisogno di un sito web come vetrina per mostrarsi a potenziali clienti. Un traduttore con anni di esperienza alle spalle, invece, potrebbe aver interesse ad ampliare i propri contatti per aumentare i guadagni, a presentare eventuali nuovi servizi offerti, a tenere aggiornati i propri clienti su sconti e promozioni e molto altro ancora.

Ok, adesso abbiamo trovato una risposta a tutte queste domande ma siamo sempre su un piano teorico… Come facciamo a mettere in pratica il progetto che abbiamo in testa? Niente panico, continuate a leggere e vedrete che è tutto molto più semplice del previsto. 

La grafica del sito

Partiamo dall’aspetto che può sembrare più banale ma che in realtà è di estrema importanza. Ripensiamo all’esempio del negozio che avevo fatto all’inizio dell’articolo. Una vetrina strapiena di prodotti o, al contrario, molto spoglia non attirerà mai l’attenzione del cliente o perlomeno non in senso positivo. La prima darebbe impressione di disordine e l’idea di doversi mettere letteralmente a cercare ciò che ci interessa risulterebbe stancante ancora prima di iniziare a guardare. La seconda, invece, farebbe pensare a una scarsa scelta di prodotti all’interno del negozio e passerebbe, quindi, inosservata. Sono due errori da evitare anche nella vetrina di un sito: mai riempirla all’inverosimile, ma nemmeno lasciarla troppo vuota. I traduttori già esperti dovrebbero selezionare solo ciò che ritengono più importante da mostrare, mentre i neo-traduttori con poca esperienza possono arricchire la propria pagina con contenuti attraenti. Indubbiamente la grafica di un sito varia molto dai gusti di ognuno, ma ci sono due aspetti, in particolare, da tenere ben presenti affinché risulti piacevole all’occhio del visitatore.

1. Semplicità di utilizzo: un sito web complesso da usare verrà abbandonato dall’utente dopo pochi minuti. La semplicità sta nell’inserire un menù di navigazione chiaro in modo che i visitatori possano accedere alle informazioni che cercano in breve tempo (tutti ormai hanno come minimo una sezione “home”, “chi siamo/chi sono”, “servizi”, “contatti”). E per accorciare maggiormente i tempi è fondamentale possedere una barra di ricerca ben visibile con il classico simbolino della lente d’ingrandimento.

2. Equilibrio visivo: i colori, le dimensioni, i font dei caratteri di testo e la disposizione degli elementi costituiscono la primissima impressione che l’utente si fa del sito. Usare colori leggeri, scritte di dimensioni medio/grandi a seconda della gerarchia del sito e font leggibili aumentano la possibilità di ricevere visitatori (e soprattutto potenziali clienti!). I testi devono essere il più breve possibile e sempre corredati da immagini o contenuti multimediali. Nessuno si fermerà mai a leggere paginate di roba, quindi meglio usare frasi brevi ma d’effetto, sempre target oriented. Le immagini e/o i video devono essere ad alta risoluzione e di grande impatto visivo. Nel caso dei video è importante che non siano troppo lunghi perché, come per i testi, risultano noiosi e non incentivano a proseguire la navigazione sul sito. Infine, il logo è sempre bene posizionarlo in alto a sinistra (ormai è una sorta di convenzione) e di dimensione media in modo che si riesca facilmente a individuare senza disturbare la visuale del sito nel suo insieme. In fondo, anche l’occhio vuole la sua parte!

Velocità e accessibilità

Come abbiamo detto poco fa, una società frenetica come la nostra ha bisogno di trovare subito ciò che cerca. Ecco perché nel realizzare un sito web è molto importante considerare la velocità di caricamento delle pagine. Un sito, pur con una grafica stupenda e contenuti fantastici, difficilmente verrà visitato se i suoi tempi di attesa sono lunghi. E un traduttore in cerca di clienti non può permettersi di perderne perché il suo sito è troppo lento. La velocità di un sito dipende soprattutto dalla scelta dell’hosting: come in tutte le cose, un host economico può aiutare chi ha un budget limitato ma non potrà mai offrire le stesse prestazioni di un host a prezzo elevato. Un'altra delle cause di rallentamento di un sito è la presenza di foto e video eccessivamente pesanti. In tal caso è sempre meglio comprimere le immagini senza che ne risenta la qualità e rimandare ai video su link esterni (come YouTube, Vimeo…). Bisogna poi considerare che la velocità di un sito influisce anche sul suo posizionamento nei risultati di ricerca. Anche questo è un fattore di estrema importanza per raggiungere il più alto numero di visitatori. Ma cosa bisogna fare per trovarsi in una buona posizione nella “classifica” dei siti trovati dai motori di ricerca? Mai sentito parlare di SEO? È l’acronimo di Search Engine Optimization e si occupa, appunto, di ottimizzare un sito per i motori di ricerca in modo da migliorarne il posizionamento tra i risultati. Una delle fasi principali della SEO è la scelta delle keywords (le parole chiave) che devono essere scelte in modo strategico, analizzando le necessità del target a cui ci si vuole rivolgere, per fare in modo che l’algoritmo di Google (o qualsiasi altro motore di ricerca) trovi quel sito tra i più pertinenti a ciò che l’utente sta cercando. In questo modo il sito riceverà sempre più visite e comincerà a crescere. Se volete approfondire l’ambito della SEO vi consiglio di leggere questo interessante articolo sul nostro blog: https://translastars.blogspot.com/2021/04/5-aspetti-fondamentali-per-la.html.

Oltre alla velocità di un sito, è estremamente importante tenere conto anche della sua accessibilità. Consideriamo il fatto che internet ormai è costantemente a portata di mano. Non è più necessario avere un pc per fare ricerche: lo smartphone è ormai il mezzo tecnologico che usiamo di più nel corso della giornata e, forse senza neanche accorgercene, visitiamo migliaia di siti di ogni tipo. Non ci ricordiamo la data di nascita di un cantante? La cerchiamo su internet. Vogliamo acquistare un vestito? Lo cerchiamo su internet. Siamo in cerca di un albergo per le vacanze? Lo cerchiamo su internet. E se qualcuno cercasse un traduttore con lo smartphone? Ecco un aspetto da non sottovalutare. Spesso ci capita di trovare siti ben costruiti ma che non si adattano alla visualizzazione su dispositivi mobili il cui schermo è notevolmente ridotto. Talvolta la navigazione è praticamente impossibile perché il sito risulta decentrato oppure ne compare solo metà, altre volte, invece, è possibile navigare anche se con maggior difficoltà perché c’è bisogno di zoomare su alcune parti poco visibili e spostarsi da una parte all’altra con il touch. Con un sito di questo tipo si rischia di perdere molti clienti che, data la difficoltà di navigazione, preferiscono abbandonarlo e cercare altrove. Se si vuole essere raggiungibili ovunque è molto importante pensare a un sito mobile-friendly, ovvero un sito adattabile alla navigazione su qualunque tipo di dispositivo in maniera semplice e fluida. In questo modo la disposizione degli elementi del sito si adegua al tipo di schermo mantenendo una grafica piacevole e le stesse funzionalità della versione per desktop. Ed ecco che con l’accessibilità abbiamo scampato il pericolo della perdita di potenziali clienti!

Interagire con clienti e visitatori

Per un sito non è sufficiente essere osservato solo in modo passivo: bisogna escogitare sistemi per far sì che i visitatori siano invogliati a diventare clienti. In primo luogo, è necessario stabilire un rapporto diretto con loro inserendo nel sito la classica sezione dei contatti. Per qualsiasi richiesta bisogna essere sempre raggiungibili a un numero di telefono o a un indirizzo mail professionale che dia al cliente un’impressione di affidabilità. Inoltre, potrebbe essere una buona idea integrare nel sito anche una piccola mappa per indicare il proprio indirizzo di residenza fisica.

Un metodo molto utilizzato nei siti di traduttori freelance per mantenerli attivi è l’apertura di un blog costantemente aggiornato. Affinché gli articoli siano attraenti non devono essere troppo lunghi per non annoiare i lettori, devono avere un’immagine di copertina piacevole allo sguardo e un titolo accattivante. Anche gli argomenti da trattare devono essere scelti con cura: un tema che si può trovare ovunque rischia di non essere nemmeno considerato dal pubblico. Così come bisogna individuare una propria nicchia di mercato, allo stesso modo bisogna trovare argomenti originali di cui parlare. Scegliere un tema, però, non basta. È fondamentale avere buone doti nella redazione di testi e non per forza tutti i traduttori possiedono queste capacità, specialmente chi si occupa di traduzioni che non richiedono particolare creatività. Ecco, quindi, che può venirci in aiuto la figura del copywriter, un esperto a 360° nell’elaborazione di diversi tipi di campagne marketing per attirare clienti. La redazione di testi e articoli di blog per professionisti di vari settori fa parte di uno dei suoi servizi. Per saperne di più vi invito a iscrivervi al nostro corso di scrittura creativa e copywriting che sarà presto disponibile: https://exelab.com/creare-un-sito-web-professionale/.

L’apice dell’interazione con visitatori e clienti è la CTA (Call To Action), letteralmente “invito all’azione”. Si tratta, infatti, di elementi interattivi che motivano gli utenti a compiere una specifica azione con effetto immediato. Di solito si trovano sotto forma di pulsanti dall’aspetto attraente che si distinguono dal resto della pagina per catturare l’attenzione. Sono formate da un verbo all’imperativo e sono brevissime proprio perché devono risultare immediate. Una delle più usate è “scopri di più” posizionata generalmente alla fine di un breve testo che non si conclude o che dà informazioni solo parziali. Cliccando sulla CTA si verrà reindirizzati su una pagina con tutte le informazioni dettagliate. Nei siti di traduttori freelance, in particolare, si possono inserire CTA che richiamano il cliente al contatto diretto con il traduttore, usando parole attraenti come “gratuito” (“contattami per un preventivo gratuito”) oppure a eseguire azioni più immediate come “compila il form per contattarmi”. Per tornare al discorso del blog, una CTA molto efficiente per invitare il lettore a diventare parte attiva è “lascia un commento” oppure “condividi articolo”.

Ispirare fiducia

Perché un visitatore dovrebbe affidarsi ai servizi di un traduttore piuttosto che a quelli di un altro? Questa è una delle domande importanti da porsi prima di costruire il proprio sito. Per sbaragliare la concorrenza bisogna mettere in risalto le proprie qualità e l’unicità dei servizi offerti senza perdersi in giri di parole lunghi e inutili. È sufficiente inserire le parole chiave giuste nei punti giusti e metà del lavoro è fatta. Chi ha già avuto qualche esperienza è avvantaggiato perché ha la possibilità di conquistarsi la fiducia dei clienti tramite recensioni e testimonianze di chi ha già usufruito dei servizi. Questo sistema, oltre a coinvolgere i clienti che possono interagire fra loro liberamente e scambiarsi opinioni, può essere utile anche per il traduttore che riceve un feedback sul proprio lavoro, permettendogli di soddisfare al meglio le aspettative dei clienti. Una buona percentuale di visitatori di un sito tende a leggere le recensioni di clienti precedenti prima di affidarsi al professionista in questione e già il solo fatto di avere sul sito uno spazio dedicato alle testimonianze dà un’impressione positiva, poiché significa che il traduttore non ha paura del giudizio altrui e accetta le critiche, purché siano costruttive. Esistono, in realtà, diversi sistemi di riscontro che vanno dalla valutazione a stelline oppure pollice in su/in giù fino ai commenti veri e propri. Naturalmente è preferibile scegliere la seconda opzione poiché una classificazione senza la possibilità di dare una motivazione al proprio giudizio ha meno valore agli occhi dei potenziali clienti. Infine, per chi ne ha avuto l’opportunità, è importantissimo inserire i loghi e i nomi di marchi noti che si sono affidati ai servizi del traduttore. Questo sicuramente è indice di buona qualità che può fare la differenza nella scelta di un cliente tra i vari professionisti.

L’importanza di un sito multilingua

Un sito multilingua, come dice il termine stesso, è un sito web in cui il visitatore ha la possibilità di visualizzare i contenuti scegliendo una delle lingue messe a disposizione. La grafica e la struttura restano identiche, a cambiare è solo la lingua.

Come abbiamo visto finora, avere un sito web oggi è fondamentale per ottenere visibilità e maggiore clientela, ma la possibilità di avere visitatori raddoppia se il sito è multilingua. Questo vale per ogni tipo di sito, ma in particolar modo per chi lavora come traduttore che può essere contattato sia da clienti italiani che da clienti stranieri. La maggior parte dei siti bilingue, oltre alla lingua originale ha l’inglese come seconda opzione, dato che è internazionale. È risaputo, però, che gli utenti preferiscono navigare su un sito scritto nella propria lingua madre, quindi un traduttore che ha come combinazione linguistica francese-italiano dovrebbe avere come minimo un sito in entrambe le lingue (l’inglese, poi, sarebbe un valore aggiunto).

Mentre per siti dedicati ad altri tipi di attività è necessario svolgere analisi accurate sul tipo di target a cui ci si vuole rivolgere, per il traduttore questo processo è semplice poiché ci si basa sulla combinazione linguistica con cui si ha intenzione di lavorare.


Traduttori e social network 

Un sito personale non è l’unico modo per essere presenti su Internet, ci sono tanti altri mezzi virtuali validi che, se usati nel modo corretto, possono dare i loro frutti. Mi riferisco ai social network su cui ormai tutti o quasi hanno almeno un profilo. LinkedIn, ad esempio, è il social per eccellenza per chi è in cerca di lavoro e per i recruiter. Da questo punto di vista è il più professionale in quanto riservato quasi esclusivamente ad assolvere questa funzione. Ci sono poi Facebook e Instagram che vengono generalmente usati a scopo di svago ma che possono trasformarsi anche in un’occasione per farsi conoscere in ottica professionale. Una pagina Facebook o Instagram ben curate per questo scopo, infatti, possono accrescere la propria clientela e creare una vera rete di collegamenti.

Ci sono però alcuni accorgimenti che sarebbe bene tenere presenti per risultare attrattivi anche sui social. In primo luogo, è importante avere una foto del profilo professionale e scrivere una breve biografia con i dati essenziali su ciò che riguarda il proprio settore di competenza. Per far sì che i clienti riconoscano facilmente il traduttore è fondamentale che la foto e la biografia siano uguali per tutti i social. La mancanza di coerenza potrebbe generare confusione e far perdere clienti. I social, esattamente come un sito web, hanno bisogno di essere sempre attivi, quindi creare o condividere contenuti interessanti relativi al proprio settore è una strategia vincente.

Sito web e social non si escludono a vicenda, anzi insieme possono risultare più produttivi! Infatti, sul proprio sito è sempre bene indicare il link ai profili social su cui si è iscritti a livello professionale. Anche questa si può considerare una CTA a tutti gli effetti.

Infine, vorrei sottolineare l’importanza di alcune piattaforme dedicate esclusivamente a traduttori e interpreti che, oltre all’incrocio domanda-offerta, permettono l’interazione con gli altri utenti e lo scambio di idee tra professionisti. Tra le più celebri troviamo ProZ (https://www.proz.com/), TranslatorsCafé (https://www.translatorscafe.com/cafe/) e molte altre. Se siete interessati all’argomento vi consiglio di leggere il nostro blogpost interamente dedicato a questo tipo di piattaforme: https://translastars.blogspot.com/2020/03/5-migliori-siti-trovare-lavoro-traduzione.html



La parola agli esperti 


Chi meglio di un esperto del settore può darci consigli e informazioni sulla creazione di un sito per traduttori? Abbiamo chiesto a due esperte di rispondere ad alcune domande per voi.

Si tratta di Myriam Macrì, fondatrice di “In love with words” (https://www.inlovewithwords.eu/) e membro di TranslaStars (qui potete trovare la sua biografia e il suo webinar che uscirà a breve: https://www.translastars.it/myriam-macri-translastars) e di Lourdes Miranda, traduttrice professionista di madrelingua spagnola (visitate il suo sito: http://www.mirandatranslation.com/) e anche lei membro di TranslaStars (qui potete trovare la sua biografia e il suo webinar: https://www.translastars.it/course/corso-webinar-localizzazione-sito-web). Ok, let’s start!


Myriam Macrì

Sito vetrina: sì o no?

Molti traduttori decidono di creare una propria pagina vetrina sullo stile di un curriculum e con il dominio relativo al proprio nome e cognome. A mio avviso, per iniziare può andare benissimo anche una landing page, semplice ma efficace. Noi di “In love with words”, essendo un gruppo di professioniste, ci siamo associate e abbiamo deciso di dar vita ad un sito multipagina per mostrare tutti i nostri servizi al completo.

 

Quale tipo di recapiti è importante inserire sul sito?

È fondamentale inserire tutti i recapiti che si hanno disposizione: numero di telefono, indirizzo mail, indirizzo fisico (se presente) ed eventuali link ai social.

 

È consigliabile inserire i progetti svolti e il proprio CV scaricabile?

Sì e può essere anche molto utile inserire delle recensioni di clienti soddisfatti. Inoltre, una biografia può essere una valida soluzione al solito CV.

 

I link ai social possono essere utili? E in tal caso quali social sarebbe meglio indicare?

Sì, sono assolutamente utili, soprattutto ai giorni nostri. Consiglierei di inserire tutti quelli su cui si ha un profilo serio e professionale (LinkedIn, Facebook, Instagram, Twitter, ecc.). Sarebbe ideale inserire i link su ogni pagina del sito per richiamare l’attenzione dell’utente.  

 

L'apertura di un blog sul proprio sito può essere utile?

Sì, serve a mantenere il sito sempre attivo e farlo salire di posizione nei risultati del motore di ricerca.

 

Quali sono le piattaforme principali o quelle che consiglieresti tu per creare un sito?

Wordpress o Wix, secondo me, sono molto validi per iniziare.

 

Tu hai creato da sola il sito o ti sei affidata a un professionista? 

Io ho deciso di fare affidamento su un professionista ma ho sempre contribuito alla struttura e alle modifiche, in quanto conosco Wordpress (seppur non come professionista IT).

 

Lourdes Miranda

Sito vetrina: sì o no?

Meglio di no, il sito vetrina è poco dinamico e senza tanti contenuti si rischia di rimanere sempre nelle ultime posizioni di Google, il che significa avere pochi visitatori. Il sito di un traduttore deve essere dinamico e costantemente aggiornato. A livello di utilizzo deve essere semplice, snello e molto intuitivo per garantire all’utente una navigazione piacevole e rapida. È fondamentale che il cliente, entrando nel tuo sito, trovi subito quello che tu puoi fare per lui. Devi presentarti come la soluzione al suo problema.

Come dovrebbe essere strutturato un sito?

Un sito semplice da usare deve essere formato da sezioni chiare e distinte per una rapida ricerca delle informazioni. Ecco qualche consiglio su come suddividere efficacemente un sito:

  •       Home: è la pagina principale, il primo impatto visivo dell’utente, quindi occhio a curarla bene!

  •      Chi sono: è la propria presentazione biografica molto breve con cenni sul proprio percorso formativo e sulle proprie competenze.

  •        Servizi: è la pagina in cui offri la soluzione al problema del cliente, quindi devi indicare in modo chiaro i servizi che offri, le tue combinazioni linguistiche e le tue aree di competenza.
  •        Blog: è lo strumento che ti permette ti mantenere sempre attivo il sito, quindi ti consiglio vivamente di avere questa sezione.
  •      Contatti: è l’unico modo che il cliente ha per raggiungerti, quindi inserisci il classico recapito telefonico, la mail, un indirizzo fisico (se ce l’hai) e i link ai social che ritieni utili.

Queste sono le sezioni, a mio avviso, essenziali per costruire un buon sito completo di informazioni. Per chi lo desidera, può aggiungere anche il proprio CV scaricabile, a condizione che sia sempre aggiornato.

Quali social inserire?

I social sono molto importanti perché generalmente sono più attivi di un sito web e il pubblico che visualizza le pagine è molto più vasto, quindi le possibilità di essere notati raddoppiano. Vanno benissimo tutti i social, purché siano profili professionali e mantenuti sempre in attività con la condivisione di contenuti inerenti ai propri servizi. Se non l’hai già fatto, ti consiglio vivamente di crearti un account Instagram business integrato a Facebook in modo che i post e i contenuti che condividi su uno dei due social vengano pubblicati contemporaneamente su entrambi. Questo ti farà risparmiare tempo e aumenterà la tua visibilità.

Come interagire con i visitatori?

Il miglior strumento di interazione con i visitatori del sito è il blog. È vero che la stesura di articoli richiede tempo, ma ne vale la pena perché, mantenendo attivo il sito, Google ti riconosce come creatore di contenuti interessanti e la tua pagina salirà di posizione tra i risultati di ricerca. È necessario, però, trovare temi che possano attirare l’attenzione del tuo target (clienti, traduttori, agenzie…).

Un altro strumento fondamentale per l’interazione è la cosiddetta Call to Action (CTA). I bottoni tipo “chiamami”, “scrivimi”, “parlami del tuo progetto”, “contattami per un preventivo gratuito” ecc. devono comparire in ogni pagina del sito in modo che l’utente, su qualsiasi pagina si trovi, possa facilmente trovare l’azione di cui ha bisogno.

A chi affidare il proprio sito?

Se si è alle prime armi e non si ha un budget sufficiente per sostenere una spesa del genere è possibile crearsi un sito da soli con le piattaforme di Wix, Weebly oppure con il celebre Wordpress. Ovviamente non sarà mai come il sito creato da un professionista, ma per iniziare può andare bene. Da un punto di vista informatico è piuttosto semplice perché queste piattaforme offrono una serie di modelli predefiniti da selezionare e personalizzare a seconda delle proprie esigenze.  

Se si decide, invece, di affidare la costruzione del sito a un professionista del settore è importante non lasciarglielo completamente in mano senza seguirlo. Sei tu a dovergli dare gli imput giusti su cosa scrivere e inserire. Allo stesso modo, se non hai abbastanza tempo o se non hai buone doti di scrittura, puoi affidare il blog a un copywriter ma sempre seguendolo passo per passo.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi sia stato utile! In tal caso, vi invito a iscrivervi alla nostra Newsletter per restare sempre aggiornati sull’uscita dei nostri corsi, webinar e molto altro ancora: https://www.translastars.it/promozioni.

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Autrice: Zahra Jarib


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