Dalla crime fiction al fantasy: tradurre i generi letterari

 

Dalla crime fiction al fantasy:
tradurre i generi letterari


Quello della traduzione letteraria è un ambito tristemente sottovalutato. Basti pensare che molti sono i corsi che incoraggiano e perfezionano l’approccio alla traduzione dei testi specialistici, ma pochi quelli che si occupano di formare i traduttori letterari.

Frequenti sono le occasioni in cui si ritiene indispensabile che un vero traduttore di documenti giuridici, di marketing e via discorrendo, un traduttore quindi altamente specializzato, metta mano alla tipologia di testi sulla quale si è qualificato. Niente di più corretto.

Eppure, quante volte, per i più svariati motivi, la traduzione letteraria è stata guardata come a un settore che chiunque, purché dotato di una buona conoscenza della lingua di arrivo e di quella di partenza, può approcciare?

Non parlo della traduzione dei grandi autori, certo. E nemmeno di quelle commissionate dai più grandi editori. Ma l’editoria è, probabilmente almeno al 70%, piccola e media, ed è spesso costretta ad economizzare – talvolta in modo disastroso – sulla scelta del traduttore.

Tuttavia, tradurre la letteratura, soprattutto tradurre i generi letterari, come crime fiction e fantasy, fortemente connotati, è un lavoro complesso quanto quello di tradurre una sentenza o brochure pubblicitaria.

E se non ci credete, noi di TranslaStars (https://www.translastars.it/) vi dimostreremo perché, analizzando con voi i principali problemi di traduzione che un traduttore letterario si trova ad affrontare.

 
Come tradurre i generi letterari: i problemi di traduzione

Per questioni di lunghezza, ci concentreremo sul fantasy e la crime fiction, due dei maggiori generi letterari esistenti, e soprattutto due dei più connotati. La specificità del linguaggio che contraddistingue queste tipologie di romanzi infatti, è così elevata da presentare enormi difficoltà per il traduttore, la cui creatività – riferita in special modo al fantasy – deve necessariamente essere conciliatà con la coerenza, sia interna che in relazione al testo originale.

 

-        Fantasy;

Il genere del fantasy consiste nel trionfo del fantastico, sia esso dato dalla presenza di elementi e figure magiche, oppure tratte da fiabe, leggende, saghe o da un medioevo immaginario. Va da sé che riprodurre la creatività dell’autore nella lingua di arrivo può rappresentare una grande sfida per il traduttore, che deve scegliere per prima cosa con quanta fedeltà approcciarsi al source text per poi agire di conseguenza.

 

·       Il mondo fantastico

Ad esempio quello della saga di Harry Potter, interamente basata su un dettagliato mondo magico che ha fatto sognare ragazzi – e non solo – di tutto il mondo. Dalle case di Hogwarts ai nomi dei professori, ogni pagina è pervasa di metafore, associazioni linguistiche e giochi di parole. Inoltre, i traduttori si sono spesso trovati a non avere la più pallida idea di come certi elementi della saga si sarebbero sviluppati in futuro, se insomma avessero avuto un ruolo o un significato cruciale. Nemmeno assicurare al lettore continuità e familiarità è stato semplice. Per questo, oggi abbiamo persino una nuova edizione dell’opera in una nuova traduzione, che si approccia al testo inglese in modo completamente differente.

 

·       Lingua e tono

A fondare il genere fantasy è Il Signore degli Anelli, di cui non possiamo non parlare, poiché è il capostipite di quello che probabilmente riterremmo il prototipo del fantasy per eccellenza. Il mondo creato da Tolkien è dettagliato, completo di mappe e di appendici, ogni luogo connotato da caratteristiche presenti anche nella lingua. E proprio la lingua è una delle caratteristiche principali della saga: oltre ai sistemi linguistici inventati da Tolkien, il tono stesso dei romanzi è particolarmente connotato; è un tono ieratico, ovvero contraddistinto da un elevato grado di solennità e gravità. Riprodure questo tono nel target text, con tutte le difficoltà che ne derivano, è naturalmente compito del traduttore.

 

-        Crime fiction;

La crime fiction racchiude una grande varietà di sottogeneri tra i quali i classici gialli – alla Agatha Christie per intenderci –, i thriller e i polizieschi. Qualunque sia il tipo di storia del crimine che consideriamo però, ci sono numerose questioni e sfide linguistiche che il traduttore si trova a dover affrontare.

 

·       La voce del detective

O dell’ispettore, del commissario o chi più ne ha più ne metta e che comunque costituisce il personaggio principale in molte storie del crimine. La centralità del ruolo costringe il traduttore di prestare particolare attenzione alla traduzione di tutto ciò che si riferisce al personaggio, dal dialogo ai suoi pensieri. Entra quindi in campo anche la questione del registro: come parla il personaggio nel source text? Utilizza uno specifico gergo della polizia? Ha il classico tono sbrigativo e pragmatico degli ispettori? Se sì, il traduttore dovrà impegnarsi a riprodurlo nella lingua di arrivo, scegliendo con cura non solo i termini, ma anche la sintassi e la punteggiatura. Per quanto si voglia rimanere fedeli all’originale infatti, non è detto che una frase frammentata e spezzata nella source language possa essere ricostruita in questo stesso modo e con lo stesso valore nella target language.

 

·       I ranghi della polizia

Un’altra questione da non sottovalutare è la mancata corrispondenza dei corpi di polizia – e conseguentemente dei gradi – da un paese all’altro. La componente culturale è centrale in molti generi letterari, e la crime fiction non fa eccezione. Se un romanzo è ambientato in Svezia o in Inghilterra, questo dovrà trasparire anche dai ranghi della polizia, per quanto non necessariamente familiari a un pubblico italiano. Un’altra mancata corrispondenza si ha poi spesso nell’esplicitazione del genere sessuale del personaggio da una lingua all’altra: se nel source text abbiamo un lieutenent che è subito delineato come she, come dovrà comportarsi il traduttore? Sarà meglio avventurarsi su una scelta come “la tenente”, nel senso di tenente donna, oppure utilizzare la generica forma “il tenente”. Nessuno di questi approcci è scontato: come vi ho già detto, le sfide da affrontare per il traduttore letterario sono infinite.

 

Elena Cangiamila

https://www.linkedin.com/in/elena-cangiamila-604417158/



(https://www.translastars.it/course?courseid=corso-scrittura-creativa)

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