Le cinque migliori risorse per i traduttori di marketing

 



Le cinque migliori risorse per i traduttori di marketing

Agli occhi dei più, la traduzione tecnica non è altro che un atto meccanico, volto a trovare termini specialistici equivalenti da una lingua all’altra.

Ecco, lo vedo che state inorridendo. Che vi si sta rizzando ogni singolo pelo del corpo. Perché la traduzione tecnica di meccanico ha ben poco: anzi, è proprio quando l’automatismo sostituisce la capacità di scelta del nostro cervello che rischiamo di cadere negli errori più gravi.

 

Tra le varie aree della traduzione specialistica, quella che concerne il marketing e la comunicazione è sicuramente una delle più delicate e impegnative. Tradurre per il marketing, infatti, non implica solamente una grande conoscenza del settore in sé e della terminologia a esso collegata, ma è un enorme atto creativo.

Basti pensare alla traduzione di brochure, volantini e spot pubblicitari, cataloghi, testi per blog aziendali, campagne pubblicitarie e comunicati stampa. Non c’è bisogno di parlare di transcreation per rendersi conto che ognuno di questi testi necessita grande cura delle sfumature di significato e studio della cultura e del mercato del nostro target. Il messaggio veicolato andrà quindi modificato e adattato secondo dei criteri che poggiano su solide competenze teoriche e creative.

 

Noi di TranslaStars sappiamo quanto la traduzione di testi di marketing possa essere complessa. Abbiamo dunque deciso di suggerirvi alcune utili risorse per approcciare e affrontare al meglio questa sfida.

 

Tradurre il marketing: cose di cui non potete fare a meno 

1. Conoscere il settore 

Una delle difficoltà della traduzione tecnica è certamente la necessità di conoscere, oltre alle denominazioni linguistiche, anche il loro campo di applicazione. Ciò vuol dire che per approcciare al meglio un testo specialistico, occorrerà massimizzare le conoscenze del settore in questione e del suo funzionamento. Non intendo consigliarvi di acquisire le stesse competenze di un Brand Manager – sarebbe eccessivo e poco plausibile – ma di documentarvi, di interessarvi ai meccanismi interni al mondo del marketing. I mezzi per farlo sono svariati: uno dei più comodi è l’utilizzo delle piattaforme di apprendimento come HubSpotAcademy e Google Digital Training, delle miniere di corsi gratuiti sia in lingua italiana che in inglese. Ricordate: più avrete dimestichezza col settore, più il vostro lavoro vi sembrerà semplice.

2.     SEA, SEO e SEM: imparare il linguaggio 

Approfondendo le vostre conoscenze del settore del marketing, vi renderete conto che gli acronimi SEA, SEO e SEM faranno parte del vostro pane quotidiano. Conoscere il campo significa anche questo: imparare a decodificarne il linguaggio e a utilizzarne – compatibilmente ai nostri obiettivi – gli strumenti. In particolare, la SEO (Search Engine Optimization) e la SEA (Search Engine Advertising) costituiscono degli ambiti interni alla SEM (Search Engine Marketing), con la quale intendiamo l’insieme di tutte le attività volte a incrementare il traffico verso i motori di ricerca. È impossibile dunque pensare di poter tradurre il sito web di un’azienda o di un prodotto senza tener conto di questi concetti: l’abilità nel maneggiare questi strumenti è un requisito di base.

3.     Scegliere corsi di stampo pratico

Non sempre gli studi universitari ci preparano all’approccio diretto col testo, col cliente o con l’agenzia. Per questo, frequentare dei corsi di specializzazione può essere un’ottima idea, soprattutto se orientati verso la pratica. A questo proposito, il corso ProD+T Traduzione di testi marketing di Serena Tutino merita un approfondimento. Attraverso una sapiente combinazione di teoria e pratica, lo studente può affrontare i vari moduli dedicati alla traduzione di testi di marketing col ritmo che preferisce, con il tutor sempre a sua disposizione. Oltre alle esercitazioni, il corso prevede un tirocinio autovalutativo, che preparerà l’allievo ad affrontare il vantaggioso tirocinio retribuito conseguente al completamento del corso.


4.     Fare amicizia col copywriting

Se è vero che un copywriter è un professionista capace di comunicare tanto con il pubblico che con i motori di ricerca, allora va da sé che un bravo traduttore di testi di marketing non possa assolutamente trascurare la disciplina. Basti pensare alle campagne pubblicitarie, alla presentazione/promozione di un prodotto o di un mestiere, che sia online o su carta lucida. Dietro quel progetto, un copywriter si sarà impegnato a trovare il modo più effettivo di spingere il pubblico – di persuaderlo, insomma – a svolgere una determinata azione, che sia una visualizzazione, un acquisto o una condivisione. Dipendentemente dal testo che ha tra le mani, il traduttore di testi di marketing deve essere capace di fare lo stesso.

5.     Ricercare sul target e guardarsi attorno

Non è possibile tradurre il marketing senza aver prima approfondito le proprie conoscenze sulla cultura e sul mercato del target audience. D’altronde, se dovessimo tradurre una famosa campagna pubblicitaria italiana in polacco, come potremmo aspettarci lo stesso livello di successo nel paese di destinazione, se effettuassimo una traduzione letterale del testo senza avere la minima idea di come quest’ultimo verrebbe recepito in Polonia?

E durante le vostre ricerche, non dimenticate mai di guardarvi attorno: esiste un motivo se certe traduzioni hanno successo più di altre. Imparate a individuarle e poi indagate sulle ragioni che le rendono speciali. Vi accorgerete che la ricerca sul campo è un modo dinamico ed effettivo di imparare.

 

ElenaCangiamila


Comments

Popular posts from this blog

10 cursos gratuitos para traductores que no te puedes perder

5 migliori siti per trovare lavoro come traduttore

The 10 best terminology and glossary management tools for translators and interpreters