I vantaggi dei tirocini nell'ambito della traduzione



Il tirocinio: il modo migliore di iniziare una carriera lavorativa



Un buon modo per approcciarsi al mondo del lavoro senza sperimentare con troppa durezza il passaggio dalla vita da studente a quella professionale è sicuramente quello di svolgere un tirocinio. Ciò che offre un tirocinio è prima di tutto un’esperienza formativa, che consente di toccare con mano tutto ciò che prima si studiava quasi solo ed esclusivamente attraverso i libri.

Inoltre, un’opportunità di stage è un mezzo intelligente di entrare nel settore desiderato, di accumulare esperienza diretta che possa aprire nuove strade lavorative in futuro.

Considerando, infatti, le statistiche fornite dall’Unione Europea nell’indagine The Experience of Traineeships in the EU, ci accorgiamo che in Italia il 93% di coloro i quali hanno effettuato uno stage sostengono che esso abbia fornito le conoscenze essenziali per svolgere successivamente la loro professione. Senza contare che il 70% degli intervistati ha riferito che l’esperienza di tirocinio ha giocato un ruolo fondamentale nella ricerca – con esito positivo – di un nuovo lavoro.

I vantaggi dei tirocini nell’ambito della traduzione


Quello del traduttore è un mestiere arduo e faticoso, di cui perseveranza e passione sono qualità essenziali per sopravvivere in quello che è un settore sempre più competente e competitivo.

E se il ritratto del perfetto traduttore è quello di un artigiano delle parole – alla ricerca del miglior incastro possibile che consenta di produrre un Target Text che sia tanto fedele al testo originale quanto idiomatico nella lingua di arrivo – spesso egli è anche impreparato ad affrontare la spietata competizione esistente nel mercato della traduzione.

Svolgere un tirocinio nell’ambito della traduzione è quindi sicuramente un ottimo modo di ottenere specializzazione ed esperienza, le parole d’ordine per la sopravvivenza e l’inserimento in quello che è un campo complesso e ambito.

Andiamo a guardarle un po’ più da vicino:

  • Specializzazione. Svolgere un tirocinio in un determinato settore permette senza dubbio di approfondirlo e affrontarne i punti di criticità. Il campo di specializzazione è infatti ciò che distingue un traduttore da un altro, ciò che lo rende preferibile rispetto ad altri professionisti per così dire “generalisti”. I settori della traduzione sono molteplici: tra essi spiccano soprattutto quello audiovisivo e quello tecnico. In particolare, quest’ultimo tipo di traduzione appartiene a un campo di specializzazione sempre in crescita, al contrario – non senza rammarico – di quello inerente alla traduzione letteraria. Se quest’ultima viene infatti penalizzata dalla saturità e talvolta crisi del settore editoriale, la traduzione tecnica è invece enormemente richiesta e lo rimarrà con tutta probabilità anche in futuro: per quanto moderna e aggiornata infatti, una macchina non sarà mai in grado di possedere la vasta gamma di terminologia né l’attenzione al contesto tecnico che contraddistinguono un traduttore specializzato. 

  • Esperienza. Agli inizi di qualunque carriera, il Curriculum Vitae appare come un terribile nemico, un ostacolo all’ottenimento dei progetti più ambiti. Le opportunità di tirocinio permettono ai nuovi traduttori di svolgere un’esperienza educativa e allo stesso tempo lavorativa, di muovere i primi passi in un ambiente sconosciuto e fortemente competitivo in cui diventa quasi impossibile trovare occupazione se non si hanno prima dimestichezza e padronanza, qualità che possono essere ottenute attraverso una pratica di traduzione quantitativamente e qualitativamente adeguata.

Inoltre, tanto l’esperienza quanto un maggiore grado di specializzazione sono necessari ad aspirare ad altre professioni legate alla traduzione. Ciò che molti non sanno infatti è che la carriera di un traduttore può anche esulare dall’atto della traduzione in senso stretto. Grazie alla popolarità sempre crescente degli elementi della pop-culture – quali film, serie televisive e videogiochi – la domanda di figure lavorative specializzate come quella del Project Manager, del Localization Producer o del Localization Specialist è in costante crescita.

Corso con tirocinio retribuito: la novità di TranslaStars


La ricerca di un tirocinio che sia utile dal punto di vista formativo e che garantisca allo stesso tempo una retribuzione anche minima non è per nulla semplice.

Una delle valide alternative proposte nel campo della traduzione è quella di TranslaStars, che con il suo ProDegree + Training Traduzione Tecnica offre agli aspiranti traduttori un’opportunità unica, che prende forma in un corso sulla traduzione di tipo tecnico a cui segue un’esperienza di tirocinio retribuito.

La necessità di accumulare maggiore esperienza, soprattutto pratica, spinge spesso gli aspiranti traduttori ad accettare offerte di stage poco vantaggiose, talvolta gratuite o persino svalutanti. Sempre secondo l’indagine svolta dall’Unione Europea infatti, il 70% degli stagisti non riceve alcun rimborso spese. L’intento di TranslaStars è invece di proporre ai corsisti un investimento intelligente, che sia in parte colmato grazie all’impiego di quelle stesse competenze che vengono ottenute durante il corso.

Il corsista/tirocinante avrà quindi a disposizione il sostegno di insegnanti disponibili e qualificati e riceverà feedback e valutazioni per ogni tirocinio. L’attribuzione di un Certificato finale di completamento corona la fine del corso, al quale ogni iscritto avrà accesso perenne.

Nel caso in cui il livello raggiunto nelle valutazioni dei tirocini sia adeguato, TranslaStars può inoltre suggerire il profilo professionale del proprio tirocinante alle aziende con cui collabora, con lo scopo di far ottenere delle buone opportunità lavorative.


Scritto da Elena Cangiamila

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